lunedì 30 settembre 2013

Barcellona, stop Messi. Fuori per 2/3 settimane.

Leo Messi dovra' star fermo tra le 2 e le 3 settimane: e' la conseguenza dell'infortunio patito ieri sera dal fuoriclasse argentino del Barcellona, costretto ad uscire durante la partita contro l'Almeria (2-0). Messi ha subito un "piccola contrattura al bicipite femorale della coscia destra e non sarà disponibile per due o tre settimane'', ha spiegato il club balugrana in un comunicato. Il quattro volte Pallone d'Oro dovra' dunque saltare sicuramente il match di Champions League contro il Celtic e il turno di Liga a Valladolid. In forse anche la sua presenza nei due match 'mondiali' dell'Argentina contro Perù e Uruguay in programma l'11 e il 15 ottobre.


Milan sulle tracce del trequartista del PSG, e Honda potrebbe rimanere in Russia.

Il Milan torna sulle tracce di Javier Pastore. Il nazionale argentino del Paris Saint Germain non rientra nei piani di Laurent Blanc, e soprattutto, non è mai riuscito a ripetere al Parco dei Principi le grandi prestazioni in maglia rosanero. Il PSG lo ha strappato alla concorrenza versando nelle casse del Palermo ben 42 milioni di euro, ma l’acquisto si è rivelato un clamoroso flop. A gennaio i francesi vorrebbero cederlo e il Milan è naturalmente alla finestra. Kakà dovrà essere testato sul campo dopo l’infortunio muscolare, mentre Honda potrebbe rimanere al CSKA Mosca dopo che i moscoviti gli hanno offerto il rinnovo. Ecco quindi l’occasione Pastore, giocatore che i rossoneri seguono da tempo, prima che lo stesso sbarcasse a Palermo. Costa parecchio, attorno ai 30 milioni di euro, ma il Milan punta su un prestito con diritto di riscatto con annesso sconto. A favorire il trasferimento, la polivalenza dello stesso Pastore, che potrebbe giocare non soltanto come trequartista, ma anche come centrocampista centrale ed esterno d’attacco, perfetto per gli schemi di Allegri.


domenica 29 settembre 2013

Grillo, non c'e' crisi governo ma di popolo

''Dopo elezioni governo a 5 Stelle. Se italiani votano ancora Pd-Pdl, M5S se ne va''


PADERNO DUGNANO (MILANO) - "Non c'è una crisi di Governo c'è la crisi del popolo italiano che fa fatica a capire": lo ha detto Beppe Grillo arrivando ad una manifestazione a Paderno Dugnano nel milanese.
''Quando ci saranno le elezioni tra due tre o quattro mesi, non ci interessa, deciderà il popolo italiano'', ha aggiunto Grillo.
''Noi dobbiamo tornare ad elezioni, mandare a casa tutta questa gente e rifare questo Paese con un Governo a 5 Stelle'', ha continuato, aggiungendo ''con gli altri non si può ragionare sono finiti, sono il passato''.
''Adesso vorrebbero cambiare la legge elettorale per fare un Superporcellum e far restare fuori noi ma non glielo permettermo'', ha spiegato il leader del M5S confermando di essere contro il Porcellum ma di ''volerlo cambiare dopo le elezioni, quando saremo al Governo''.
 ''Io voglio parlare con i 20 milioni che votano ancora Pd e Pdl: se continuano a farlo il Movimento se ne va. Gli dico 'se non ci votate io mi tiro fuori'', ha concluso Grillo.
Grillo, Napolitano? Puo' seguire 'nano' a domiciliari - ''Napolitano? C'e' la possibilità che possa seguire lo psiconano agli arresti domiciliari...'': così Beppe Grillo ha risposto a chi gli ha chiesto se sia il Presidente della Repubblica a dettare la linea del Pd. Grillo non ha proseguito la frase perchè nella ressa è stato interrotto da una raffica di domande.


sabato 28 settembre 2013

Marino: 867mln di debiti, Roma non può fallire.

Appello del sindaco di Roma: esecutivo ci salvi da bancarotta


ROMA - Appello del sindaco di Roma Ignazio Marino al governo perché salvi Roma dalla bancarotta. "L'analisi ci dice che abbiamo 867 milioni di debiti. Noi vogliamo un confronto con il governo affinchè la Capitale abbia ciò che le spetta", ha detto in una conferenza stampa sul bilancio della capitale.

"Faccio un appello a chi ha senso di responsabilità - ha aggiunto Marino - l'obiettivo è salvare Roma e lo dobbiamo fare insieme. O si è con Roma o contro. Il governo deve fare gli stessi sforzi che stiamo facendo noi".

"Nelle prossime ore chiederò a tutti i parlamentari eletti a Roma di aiutarci nel dialogo con il governo. La Capitale d'Italia non può fallire e non fallirà". Così il sindaco di Roma Ignazio Marino durante una conferenza sul tema bilancio. "Stiamo comunque lavorando su diverse ipotesi - aggiunge - da un lato senza aiuti del governo, dall'altro con".

I ministri del Pdl si sono dimessi su decisione di Berlusconi. Ora è crisi.

Tensione ormai alle stelle al Governo. Il Cavaliere si rivolge ufficialmente ai suoi e li invita a lasciare l'esecutivo affinché non si rendano "complici di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani'', vale a dire l'aumento dell'Iva. Alfano poi ufficializza le dimissioni.

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